Attore statunitense. Lasciata la marina subito dopo la seconda guerra mondiale, si avvicina al teatro e dopo avere svolto disparati lavori dietro le quinte riesce a ottenere qualche ruolo nelle ribalte del Greenwich Village. Qui viene scoperto da un «segugio» di Hollywood ed esordisce in parti di secondo piano fino a quando, in Il principe ladro (1951) di R. Maté, ottiene il primo ruolo da protagonista. Interpreta poi film d'avventura, per lo più in costume. In Piombo rovente (1957) di A. Mackendrick dà vita a una figura dal profilo insolitamente drammatico che ripropone anche in altri film fra cui La parete di fango (1958) di S. Kramer e Lo strangolatore di Boston (1968) di R. Fleisher. Torna ben presto al suo personaggio giovane, scanzonato, donnaiolo e un po' mascalzone, esaltandolo nel frizzante A qualcuno piace caldo (1959), capolavoro di B. Wilder, in cui rivaleggia in bravura con J. Lemmon e M. Monroe. Non è da meno in Operazione sottoveste (1959), a fianco di C. Grant, e in La grande corsa (1965), ambedue di B. Edwards. Si cala poi ancora in una parte drammatica in Spartacus (1960) di S. Kubrick. Protagonista o comprimario di lusso, è presente in seguito in oltre ottanta tv-movies e film, fra cui Assassinio allo specchio (1980) di G. Hamilton, tratto da A. Christie, in cui interpreta gustosamente un produttore cinematografico.